Tito Lupotti

Due mondi a confronto, il vecchio e il Nuovo Maschile

La letteratura per l’infanzia è ricca di libri contro gli stereotipi di genere.

Molto spesso viene presentata una visione del mondo “nuova”, libera dagli stereoptipi.

Questo libro, edito da Giralangolo, mette mondi diversi a confronto: il vecchio e il nuovo maschile.

La storia in breve

Tito è un lupacchiotto molto sensibile e con le idee chiare su cosa farà da grande. Non sarà un cacciatore come da tradizione di famiglia ma il fioraio! Ovviamente il padre è di diverso avviso e farà tutto il possibile per fargli cambiare idea. Ma Tito, irremovibile, resterà fedele al suo progetto con tutta la sua serenità.

Il “vecchio” maschile

Il mondo patriarcale è esemplificato perfettamente nella figura del padre di Tito. Un lupo cacciatore che vuole per il figlio ciò che lui ritiene più giusto. E così dice “Tu devi seguire la tradizione di famiglia”. E’ rappresentata in modo limpido l’incapacità di accettare ciò che è “differente”. Il figlio dice “non mi piace la caccia”. Spiazzato il padre risponde “Non è possibile, tutti i lupi vanno matti per la caccia!”.

Il totale smarrimento che assale il padre davanti a ciò che è differente è rappresentato magnificamente con un lupo che passeggia irrequieto in cucina (l’ambiente che rappresente la famiglia per antonomasia) e che perde il sonno la notte.

La reazione del papà lupo davanti alle affermazioni del figlio è sempre la stessa… mangiare qualcosa di non commestibile: un cappello, un cuscino e persino dei piatti. Divorare con rabbia.

Il “nuovo” maschile

Tito Lupotti. Il piccolo lupo dallo sguardo fiero e gentile. Le reazioni del padre non lo scalfiscono in alcun modo.

Tito Lupotti stringe affettuosamente un agnellino di peluche a sè.

Tito Lupotti coltiva con amore le sue piante.
Si prende cura di loro.

Tito Lupotti bacia teneramente il padre per rassicurarlo.

Tito Lupotti salta con entusiasmo alla realizzazione dei suoi talenti UNICI.

Perchè ci piace questo libro

Proviamo ad immaginarci mentre lo leggiamo ad un bambino/a (un/una figlio/a, un/una nipote o un qualsiasi bambino/a). Con questo libro gli stiamo dicendo che è suo diritto realizzare i suoi talenti e in particolare, letto ad un bambino maschio, gli stiamo dando la possibilità di una rappresentazione diversa del maschile, libera dagli stereotipi: prendersi cura, dimostrare affetto, baciare con tenerezza.

Una riflessione per gli adulti

Pensando a Tito Lupotti viene da pensare che non tutti sono come lui. Coraggiosi e forti dentro. Soprattutto da piccoli. È’ molto difficile mantenere la propria identità e portarla avanti quando le figure importanti affettivamente mostrano la loro disapprovazione. Per i bambini e le bambine, totalmente dipendenti dai genitori, materialmente e psicologicamente, è difficilissimo. Un libro può a volte parlare agli adulti oltre che ai bambini.